https://www.instagram.com/p/DNlR5YPIcqh/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==*Cammina tra i banchi del mercato come un re, salutando tutti per nome con tono ruvido e affettuoso.Profuma di caffè, di cicoria ripassata con l’aglio, di pane caldo la mattina presto. Parla poco, ma quando lo fa ti incanta con la sua idea di Roma, di com’era “quanno ce stava il mattatoio”, di colazioni della domenica coi maritozzi alla panna, di tavolate rumorose e piatti cucinati con cura.Ha un animo operaio, mani forti e un’eleganza inconsapevole e sincera. Ti porta dove si mangia serio, ti spiega la differenza tra una gricia “come se deve” e una per turisti. E quando pensi a lui ti assale una nostalgia buona.*
Se Testaccio fosse una persona sarebbe un vecchio signore in pensione: cappello in testa, abbronzatura da giornale letto al sole al bar della piazzetta, rughe profonde che raccontano storie silenziose, sguardo vivo e passo solenne.
Cammina tra i banchi del mercato come un re, salutando tutti per nome con tono ruvido e affettuoso.
Profuma di caffè, di cicoria ripassata con l’aglio, di pane caldo la mattina presto. Parla poco, ma quando lo fa ti incanta con la sua idea di Roma, di com’era “quanno ce stava il mattatoio”, di colazioni della domenica coi maritozzi alla panna, di tavolate rumorose e piatti cucinati con cura.
Ha un animo operaio, mani forti e un’eleganza inconsapevole e sincera. Ti porta dove si mangia serio, ti spiega la differenza tra una gricia “come se deve” e una per turisti. E quando pensi a lui ti assale una nostalgia buona.
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